#DieciDomandePerAutore
Dieci domande per conoscerli meglio.
Dieci domande per conoscere, al di là delle storie pubblicate, gli Autori Bertoni.
Questo post è dedicato a Giorgio Montanari, autore delle raccolte poetiche “Finzioni di poesia” e “Nella purezza” e del libro per bambini “Pizza Story”.
Vi lascio alle sue risposte… buona lettura!
Ciao a tutti e grazie per l’opportunità. Mi chiamo Giorgio Montanari, ho (ancora per qualche mese) trentasette anni e sono di Parma.
- Quali sono i tuoi tre libri preferiti?
Sono negato nel dare consigli così specifici; hahaha.
In prosa, fra i connazionali apprezzo Baricco, De Luca, Malerba e, fra gli stranieri, Murakami e Saramago. Trovo in questi scrittori onirismo, voce interessante, garbugli da seguire. Nella poesia, fra i viventi adoro Milo De Angelis, fra i classici, Caproni e Ungaretti. Leggo molta poesia nella lingua originale, spesso di autori italiani, per godere dell’alchimia fra scelta delle parole e musicalità. Questa intuizione mi è stata confermata in una recente telefonata con uno dei maggiori poeti italiani viventi: e se lo dice lui, mi fido; hahaha.
- Quali, invece, i tre film preferiti?
Il mio regista preferito è Ingmar Bergman: l’inquietudine che si vive nei suoi film è incredibile. Trovo strepitoso Buñuel e i significati che cela nelle sue pellicole. Di Fellini, so che tanti mi sgrideranno, ho amato capolavori come “La Strada”, “8 ½”, “La Dolce Vita” ma altre opere mi hanno lasciato insoddisfatto. Diciamo che non ero nel mood giusto.
…Okay, mi sono accorto di avere citato solo registi morti da decenni… nella prossima intervista mi aggiornerò!
- Pensando alla musica, tre brani che porti nel cuore?
Questa risposta è praticamente impossibile, hahaha! La musica è la mia passione principale da quando sono minorenne… suono e con le mie vecchie band ho composto brani inediti. Per certo, quelle sono canzoni che porto nel cuore. Dovendone scegliere altre, brani non troppo “di nicchia” e che tutti possono avere sentito, direi “Hedonism” degli Skunk Anansie, “Riders On The Storm” dei Doors”, “La Canzone Dell’Amore Perduto” di De André.
- La vacanza che ricordi con maggior piacere?
Con la mia ragazza, Marianna (illustratrice di “Pizza Story”, libro per bambini edito dalla Bertoni Editore) abbiamo avuto la fortuna di un week end lungo pochi giorni prima che iniziasse la quarantena mondiale per coronavirus. Abbiamo visitato Porto, perla del Portogallo, trovandoci in sintonia con le persone, il panorama, la cultura e il cibo (nonché con il celebre vino di Porto).
- Parlando del tuo libro… come è nata l’idea?
Mi concentro sulle opere poetiche. Per la mitica Bertoni editore al momento ho pubblicato due libri: “Finzioni di Poesia” (2018) e “Nella Purezza” (2019). Sono frutto di due percorsi diversi.
“Finzioni di Poesia” raccoglie testi scritti nell’arco di tanti anni, quindi sfogliandolo si intravede una evoluzione (o involuzione, hahaha). Per esempio, alcuni scritti sono in rima, altri in verso libero. Le tematiche all’interno del volume sono variegate: dal ricordo alla musica, dall’infanzia alla morte, dall’ecologia alla storia.
“Nella Purezza” è stato concepito quasi di getto, basandomi sul verso libero, con l’idea di un percorso ciclico sull’esistenza. Le tre sezioni (vita, morte, rinascita) sono inserite in modo simmetrico, sono un “loop” che va avanti e torna indietro. Immagina il simbolo dell’infinito ed, ecco, seguendo quel percorso si può leggere “Nella Purezza”.
Un capitolo a parte meriterebbe “Pizza Story”, testo per l’infanzia. Narra di una nascita fantasiosa, simpatica ed avventurosa del piatto italiano più famoso al mondo. Pubblicato nel 2019 da Bertoni, il libro è scritto da me e illustrato da Marianna Salerno. Ma di questo ve ne parlerà Marianna presto…
- Il tuo rapporto con la scrittura?
Al momento ho frequentato due corsi di scrittura creativa (uno per racconti e uno romanzi) più alcuni seminari di approfondimento sulla poesia. Vivo lo scrivere come un connubio fra organizzazione e ispirazione.
Con i romanzi, in cui mi sto cimentando, seguo i metodi imparati: strutturo l’opera in anticipo, faccio schemi, rileggo, accorcio, eccetera.
Nelle poesie sono d’accordo con la corrente che crede nell’ispirazione. Mi capita spesso di appuntarmi delle parole o dei versi mandandomi un sms.
- Quello, invece, con la lettura?
Ahinoi, sono un lettore abbastanza lento. Non ho mai fatto una verifica, ma credo di concedermi una quarantina/cinquantina di libri all’anno. In biblioteca prendo in prestito due-tre sillogi poetiche alla volta, per cogliere lo stile e le scelte stilistiche. Un grosso limite è che… ricordo pochissimo! Quando mi chiedono “di cosa parla quel romanzo” faccio sempre una figuraccia… nonostante lo abbia terminato pochi mesi prima!
- Il consiglio che daresti a chi vuol provare a scrivere?
In tanti, davvero troppi, scrivono. E in pochi leggono. È come gareggiare alla maratona senza allenarsi. Come cantare su un palco, con microfono e band al tuo seguito, dopo essersi esercitati sotto la doccia.
Io stesso mi rendo conto che dei miei testi sarebbero stati scritti diversamente se avessi conosciuto quel particolare autore. Leggere altri libri non vuol dire “prendere spunto” o “copiare” ma, secondo me, intuire fin dove ci si può sporgere. E, per chi scrive, capire i meccanismi, le chiavi di successo, le voci.
- Contatti social (profilo Instagram, Facebook, indirizzo e-mail, o altro) come poter rimanere in contatto con te?
Facebook: https://www.facebook.com/giorgio.montanari.giornalismo.poesia/
Instagram: https://www.instagram.com/giorgio_montanari_poesia/?hl=it
Sito: www.giorgiomontanari.it
…anche troppa roba da gestire, direi!
Dai, sentiamoci: se avete voglia, dialoghiamo tramite i canali social appena citati.
Grazie a Elisa Vagnarelli e alla Bertoni Editore per la squisita opportunità.
17/05/2020
Intervista di Elisa Vagnarelli
Autrice della Bertoni Editore
“Giornalista per un giorno”
Dalla rubrica settimanale “#DieciDomandePerAutore”
Gruppo facebook Il Club dei lettori “Bertoni”
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