4 Marzo 2019 Jasmine Katanchi 1129 Views 0 Commenti #cultura, finzioni di poesia, Giorgio Montanari, libri, lo scrigno dei ricordi, poesia, poeta, recensione, scrittore emergente 3 min read
Finzioni di Poesia, è un libro, una raccolta di poesie, precisamente la prima pubblicata dall’autore, Giorgio Montanari. Ma c’è qualcosa che la rende originale, speciale ma soprattutto diversa dalle solite raccolte che possiamo trovare tra gli scaffali di un libreria.
Poche pagine che racchiudono un bagaglio profondo e intenso pronto ad esser vissuto, parola per parola, pagina per pagina.
Nelle poesie, Montanari parla di sé: lascia che la sua penna vada per conto proprio, parla del proprio passato, del presente, del futuro, spogliandosi davanti al lettore.
Un atto di coraggio che che non va sicuramente inosservato in quanto è proprio questo piccolo dettaglio a catturare l’attenzione del lettore.
Ogni poesia, ogni verso racconta qualcosa in più qualcosa di vero riguardo all’autore. Tramite semplici parole, Giorgio Montanari nel suo libro Finzioni di poesia, riesce a trasmettere emozioni uniche al lettore.
In questo libro è presente di tutto dalle semplici dediche a persone care, a piccoli racconti di attualità, di politica, tutto quanto emozionante
Montanari è riuscito ad ogni poesia celare un’amara verità, pensando le parole nel modo più appropriato e accoppiandole perfettamente per non appesantire la lettura.
Scorrevole e veloce, cattura il lettore fin da subito lasciandolo viaggiare per un mondo del tutto ignoto.
Racconta di esperienze, di momenti di vita quotidiana, emozioni, ma soprattutto dei dettagli.
Giorgio Montanari racconta da un occhio diverso da quello comune, si distacca per osservare la vita come se fosse un narratore esterno, e racconta da un’altra prospettiva.
Prima di imbatterci nella lettura vera e proprio Giorgio decide di darci una spiegazione alla sua scelta del titolo.
“Finizioni di poesia”, ma perché questo titolo?
Un primo indizio ci viene svelato tramite la definizione della parola stessa, finzione, che come possiamo notare dal vocabolario non significa altro che inganno, o meglio ancora qualcosa di non reale, un invenzione della mente.
Un secondo indizio e anche ultimo viene svelato da una delle poesie presenti nella raccolta: fingendo la poesia. Dove l’autore stesso svela di non esser in grado di scrivere e da qui deriva il titolo del suo libro.
Fingendo La Poesia
“Ti ho autorizzato
a sbirciare
fra gli scritti di una vita.
Mi rincuora l’idea
di offrirti un’emozione.
Mi inquieta
avere esposto
a sconosciuti
pagine salvate negli anni, figlie di pensieri fragili,
frutto di istanti di ispirazione“.
[…]
Ecco perché,conscio dei miei limiti, sto fingendo la poesia.
Sono emozioni, sono sensazioni che passano senza filtri dal poeta stesso al lettore. Tutto è questo è possibile assaporarlo, o meglio ancora viverlo leggendo “Finzioni di Poesia” di Giorgio Montanari.
Ecco un pezzo delle poesie più emozionanti della sua raccolta che possiamo trovare, non una semplice poesia ma una vera e propria lode di vita.
Lo Scrigno Dei Ricordi
Come un lume nella notte
che allieta la mia stanza
sto pensando a quelle volte
in cui volavo con la mente.
Ora ho le ali stanche
perché non sono più bambino
ed il mondo degli adulti
segna adesso il mio destino.
Osservo, oggi e ieri,
la mia vita, il mio passato,
fra progetti
e pensieri.
La mia infanzia torna viva
dallo scrigno dei ricordi.