La poesia è anche incontro, una geometria di rette a volte parallele, altre volte perpendicolari. Similmente al quadro di Mondrian un reticolato vivo e riccamente colorato. Nell’ambito della nuova rubrica Versi Trasversali, presentiamo la poesia di …
Stagioni
Vivere grazie all’unione di due corpi.
Riconoscere il sorriso della madre.
La prima parola abbozzata da un bimbo.
Imparare tutto dal gioco e dall’esperienza.
La voce bianca che cresce adulta.
Confidarsi con il migliore amico.
Lo stress nel mondo del lavoro.
Scegliere la montatura degli occhiali.
Le rughe che condannano il volto di una modella.
Il primo capello bianco.
È più difficile addormentarsi.
Un anziano che non rammenta cosa ha mangiato.
I passi si fanno stanchi ed impegnativi.
Lo strazio dei parenti al funerale.
Lo sbiadire del ricordo in chi ancora vive.
*
Acqua
Galleggiare.
Solcare da soli
distese increspate
d’azzurro e di vento.
La mente ed il cuore
che, a pelo d’acqua,
discordi oscillano.
Soffocare.
Vacilla l’immenso
oceano dei sensi:
sprofondano, alcuni,
travolti da onde;
emergono, altri,
tenaci acrobati.
Annegare.
Il corpo impazzito
arranca, non smette:
la forza del mare
annulla ogni mossa.
Urlare, d’istinto,
poi il sorso finale.
*
Le Rose
Una rosa oggi muore
auspicando che domani
venga scelta da due mani
come simbolo d’Amore.
Lui la offre come pegno,
lei la accetta con speranza:
con quel gesto d’eleganza
si consacra un nuovo impegno.
All’inizio la promessa
sembra un facile gioco;
della rosa, dopo poco,
va sfiorendo la bellezza.
Qual menzogna più sincera
può chiarir la situazione?
quella fiamma di passione
oggi è spenta, ieri c’era.
La purezza di quel fiore
che seccando è ingiallita
spruzza sangue sulle dita
con le spine che ha sul cuore.
*
Albero Della Vita
Sono nato grazie al seme
che la terra ha fecondato
custodendone l’affetto:
ogni giorno, mentre vivo,
solidifico radici
di legami familiari.
Il vigore sta nel tronco
che, robusto a sufficienza,
mi fa crescere leale.
Elevandosi al cielo
braccia magre quanto rami
si aggrappano ai sogni.
La foresta di persone
con frenetici rituali
copre estese superfici.
Gli anelli del mio corpo
sono rughe circolari
consapevoli del tempo.
Foglie a terra, ingiallite,
resistendo alle stagioni,
ritrarranno la saggezza.
*
Lucid Dream
Inchiodato al letto
vedo il mio corpo che
emerge dal buio
e si fonde con una farfalla.
Un carro armato percorre la stanza:
non posso muovermi –
– ma voglio muovermi!
Non riesco a scappare –
– ma devo scappare!
La tenebra illumina le catene
e ricordo le mie gambe
che corrono.
La farfalla rinasce bruco,
l’oblio prevale sulla mente
in un sogno lucido.
*
Lo Scrigno Dei Ricordi
Come un lume nella notte
che allieta la mia stanza
sto pensando a quelle volte
in cui volavo con la mente.
Ora ho le ali stanche
perché non sono più bambino
ed il mondo degli adulti
segna adesso il mio destino.
Osservo, oggi e ieri,
la mia vita, il mio passato,
fra progetti
e pensieri.
La mia infanzia torna viva
dallo scrigno dei ricordi.
*
Fingendo La Poesia
Ti ho autorizzato
a sbirciare
fra gli scritti di una vita.
Mi rincuora l’idea
di offrirti un’emozione.
Mi inquieta
avere esposto
a sconosciuti
pagine salvate negli anni,
figlie di pensieri fragili,
frutto di istanti di ispirazione.
Non è facile dipingere
per chi, a fatica, distingue i colori.
È molto arduo cantare
per chi non riconosce le note.
Da bambino
mi è stato insegnato che
i libri non si buttano mai via.
Se anche tu
avessi ricevuto questa indicazione
ti avrei donato l’eternità.
Scrivere è una forma di sensibilità,
è un gioco serio, profondo:
mostrarsi oltre gli ingranaggi
in un imprevedibile equilibrio
dove l’innocenza segue l’esperienza.
Ecco perché,
conscio dei miei limiti,
sto fingendo la poesia.
18/02/2019 – Testi tratti da Finzioni di poesia, Bertoni Editore, aprile 2018
(Giorgio ringrazia di cuore Deborah Mega.
Info sulla pubblicazione qui: http://www.giorgiomontanari.it/poesia/
Per gentile concessione; testo tratto da: https://liminamundi.wordpress.com/2019/02/18/versi-trasversali-13/ )