“Ciao ragazzi, oggi sono qui a raccontarvi di un libro di poesie…la mia passione e il mio diletto preferito.
Come sapete, una raccolta poetica può essere letta a tratti, a frammenti, in base all’umore o alle sensazioni…io forse dovevo fare così però mi sono trovata a leggere ogni lirica in una sera sola, soffermandomi e riflettendo ad ogni scritto ma senza mai staccarmi da esso.
E’ difficile poter definire se è bella o meno perché davvero intensamente personale ma posso “raccontarvela” e analizzarla secondo il mio punto di vista.
Parto direttamente dal titolo che lascia subito spazio a una libera interpretazione facendo pensare che si riferisca a degli scritti nati dalla fantasia dell’autore e non realmente provenienti dal suo vissuto e dal suo pensiero (anche se in poesia è difficile trovare ciò) oppure che il poeta voglia affermare che i suoi componimenti siano delle finte liriche credendo anche lui stesso di non essere un verseggiatore…a voi scoprire quale delle due sia la più vera!
Andando dritti al punto , alcune poesie sono in rima, altre non seguono metrica o regola canonica ma non per questo sono da ritenersi meno importanti o non degne di nota; io credo che la poesia sia qualcosa di introspettivo e viscerale nato dalle domande e dalle emozioni vissute dal autore.
In ogni scritto di Giorgio ho trovato tanto studio e cultura letteraria e storica espressi attraverso citazioni, metafore, allegorie e nella metrica utilizzata.
Mentre leggevo alcuni scritti mi sono resa conto di quanto siano melodici e sinuosi creando una sorta di musica interiore che risana l’anima e isola il lettore facendolo tuffare nei pensieri di Giorgio e forse anche nei propri.
Chi mi conosce sa quanto io sia sensibile e quanto per me le emozioni siano fondamentali e significative…in queste liriche ne ho trovate moltissime e sempre differenti: inquietudine, amore (sia in positivo sia in negativo), paura, rabbia verso questo mondo commerciale, odio per questa società anaffettiva e tante altre sfumature che vengono presentate come sfogo e come spunto di riflessione.
In una buona parte ci si trova ad affrontare l’argomento della morte dei propri cari, la paura di fallire e anche di morire ma senza renderlo tetro o monotono; però il messaggio più forte che io ho colto da queste intense pagine riguarda il non smettere di sognare, l’uguaglianza tra noi esseri umani e la necessità e importanza di vivere ogni emozione.
Di sicuro, quando terminerete la lettura di questo libro potrete affermare di aver conosciuto Giorgio, i suoi pensieri, la sua filosofia di vita, le sue passioni senza magari aver avuto il piacere di incontrando di persona.
Insomma poche pagine con un bagaglio emotivo e filosofico importante e fondamentale per una vita profonda e intensa.
Spero di avervi incuriosito!
Vi abbraccio 🤗
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(Giorgio ringrazia di cuore Elenia Stefani.
Info sulla pubblicazione qui: http://www.giorgiomontanari.it/poesia/
Per gentile concessione; testo tratto da: Facebook )